sabato, giugno 29, 2013

DI PUTTANE, PUTTANATA E PAROLE ovvero CROSSOVER CON L'AFORISMA DELLA NOTTE

Ho scoperto di essere un abitudinario.
Mi piace togliermi l'orologio e metterlo ogni sera nello stesso posto dove lo troverò la mattina.
Mi piace tenere le camicie in ordine cromatico nell'armadio.
Mi piace andare a correre la sera per un'oretta.
Mi piace fare colazione ogni mattina con un caffè lungo e tre bucaneve. Non due. Non quattro. Tre.
Si. E' follia. Siamo d'accordo. E mo' che volete?
A parte questo, la sera, prima di andare a dormire, mi piace condividere un aforisma, l'aforisma della buonanotte, su FB.
Ogni tanto, in questo non sono abitudinario, ci aggiungo un commento. Ieri sera sono andato lungo, ma mi è piaciuto, è dato che mi spiace che si perda (lo so, sono grafoesibizionista) lo riporto qui.

Immaginatemi con le sembianze di un busto di Platone, mentre leggete (zerocalcare docet)


Oppure, se preferite, con quelle di Paolo Fox



Buonanotte a tutti con un aforisma della notte dedicato alle Puttane.
Si, proprio alle Puttane.

Perchè oggi questa parola l'ho sentita in ogni dove.
"Sei una puttana" gridava uno.
"Siamo tutte puttane" rispondevano tanti.
"Figlio di puttana" urlava da lontano una folla.

Tra una puttana e l'altra mi sono ricordato quando questa parola non la potevo dire, perchè era "brutta". Ma in che senso "brutta"?

Che si, ci sono anche le brutte puttane, ma non era  questo il punto.

Puttana è una parola brutta davvero, al di là del senso.
E' una parola grassa, che gonfia la gola quando vi nasce, spalanca la bocca quando ne esce e ingorga le orecchie quando vi entra.

Certo, è meno cattiva di meretrice, meno ipocrita di prostituta e più comprensibile di escort ....ma resta una parola che, in presenza di una donna, scusate la bacchettonaggine, non si dovrebbe pronunciare.
Perchè è simbolo, quasi sempre, della mancanza di una scelta e dove manca la scelta non germoglia la libertà e stagna l'umanità.

E chi dice il contrario, chi dice che essere puttana è sempre una scelta, è un idiota.

E', insomma, una parola un po' triste. Forse non per tutti brutta, forse per qualcuno tonda e non grassa, ok, ma triste si, dai.
Triste, si.
Io quando la pronuncio penso sempre a De Andrè e a Via del Campo e ad una ragazzina che vende a tutti la stessa rosa.
Triste. Si.

Penso anche al fatto che è il secondo mestiere più vecchio del mondo. Il primo è l'autore di fumetti.
Chi pensate abbia illustrato le caverne dove le nostre peripatetiche portavano le clienti?
Ma vabbè, sono andato lungo, scusate. Scusate davvero.
Basta con le puttanate.

Dicevamo, aforisma sulle Puttane (con la P maiscuola):

Ci sono uomini così perversi che dicono che le donne sono tutte sgualdrine solo perché una non volle esserlo.

Benito Jerónimo Feijóo y Montenegro, XVII-XVIII sec.

....e dato che siamo lunghi, lunghi per lunghi, rilancio.

È più facile dare della puttana a qualcuno, che esserlo.

Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Inchino. Applausi. Sipario e....

'Notte

Il Glifo, in diretta da Via del Campo. 




Ps: che se resta solo nelle canzoni, può essere anche una bella parola. Fatela usare solo a cantanti, poeti e attori. Ridatele un po' di nobiltà, dai.
Vabbè©.

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